Quando due genitori analfabeti si affidano al figlio per la gestione del conto corrente

La gestione delle finanze familiari è una responsabilità cruciale che richiede attenzione e competenza. Tuttavia, ci sono situazioni in cui questa responsabilità può essere delegata a un membro della famiglia, come nel caso di genitori analfabeti che si affidano al figlio per la gestione del proprio conto corrente, ad uno dei figli, quello che dà loro più fiducia. Questo scenario presenta sfide uniche e richiede una comprensione chiara di cosa può e non può fare il figlio delegato.

L’analfabetismo finanziario è una realtà per molti individui in tutto il mondo, e può essere particolarmente difficile per coloro che devono navigare attraverso il complesso sistema bancario moderno. Quando due genitori analfabeti si trovano in questa situazione, possono sentirsi costretti a delegare la gestione del proprio conto corrente ad un figlio, quello su cui ripongono tutta la loro fiducia. Tuttavia, questa decisione solleva una serie di questioni importanti che devono essere affrontate per garantire una gestione sicura e responsabile delle finanze familiari.

Senza limiti

In primo luogo, è essenziale stabilire chiaramente i limiti della delega. Il figlio incaricato della gestione del conto corrente deve comprendere appieno quali sono i suoi compiti e responsabilità. Questo potrebbe includere il pagamento delle bollette, la gestione delle spese quotidiane e la tenuta dei registri finanziari. Tuttavia, è importante sottolineare che il figlio non dovrebbe avere accesso illimitato ai fondi dei genitori. È fondamentale stabilire un budget e rispettarlo, evitando di spendere oltre le proprie possibilità.

In secondo luogo, è cruciale garantire che il figlio abbia le competenze necessarie per gestire in modo responsabile il conto corrente dei genitori. Potrebbe essere necessario fornire formazione e supporto per aiutare il figlio a comprendere i concetti finanziari di base, come la tenuta dei registri, il bilancio delle entrate e delle uscite e la gestione del risparmio. Inoltre, potrebbe essere utile stabilire controlli regolari per monitorare l’attività del conto corrente e assicurarsi che tutto sia in ordine.

Quando la fiducia è un optional

Un’altra considerazione importante è la questione della fiducia. I genitori devono essere in grado di fidarsi completamente del figlio incaricato della gestione del conto corrente. Questo richiede una comunicazione aperta e onesta da entrambe le parti. Il figlio deve essere trasparente riguardo alle sue azioni finanziarie e coinvolgere i genitori nelle decisioni importanti che riguardano i loro fondi.

Tuttavia, ci sono anche alcune cose che il figlio non dovrebbe fare quando gestisce il conto corrente dei genitori. Ad esempio, non dovrebbe assumere rischi eccessivi con i fondi dei genitori o utilizzare i loro soldi per scopi personali senza il loro consenso. Inoltre, non dovrebbe commettere frodi o abusi finanziari ai danni dei genitori.

La scoperta negli estratti conto

La scoperta che non c’è denaro sul conto corrente dopo la morte di uno dei genitori prima, e dell’altro dopo, può essere un evento molto sconcertante per gli altri figli, specialmente se avevano la percezione che ci fosse del denaro disponibile. Questa situazione può generare una serie di domande e preoccupazioni riguardanti la gestione del denaro e la trasparenza delle azioni del fratello incaricato della gestione del conto corrente.

I figli sono tutti uguali?

In primo luogo, gli altri figli potrebbero cercare di capire cosa sia successo ai fondi. Potrebbero chiedersi se il denaro è stato speso legittimamente per le spese familiari o se ci sono state azioni improprie da parte del fratello delegato. In questo caso, potrebbe essere necessario esaminare attentamente gli estratti conto relativi agli ultimi dieci anni, che la banca deve fornire all’erede che li chiede, per comprendere come sono stati utilizzati i fondi.

Quando la delega serve ad esclusivo uso personale

Se emerge che il denaro è stato speso in modo inappropriato o non è stato gestito correttamente, potrebbero sorgere questioni legali e familiari complesse. Gli altri figli potrebbero sentirsi traditi e denunciare chi indebitamente si è appropriato di fondi che non gli appartenevano. In alcune famiglie dove c’è un rapporto familiare educato, ci si potrebbe sedere intorno ad un tavolo e discutere fino a trovare una soluzione, ma in molti casi dove ci sono fratelli che non conoscono neppure il significato della parola famiglia, potrebbe essere necessario coinvolgere un avvocato per procedere ad azioni legali per il recupero di quanto è stato rubato, con astuzia e furbizia a danno dei fratelli.

Conclusioni

Quando la fiducia familiare è già stata danneggiata da diversi precedenti di “furto” non esiste la possibilità di una comunicazione aperta, rispetto reciproco e impegno per trovare una soluzione equa per superare le difficoltà e preservare i legami familiari. L’unica via, in questi casi, resta la via legale per risolvere la questione in modo appropriato.

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