Manovra 2025, tutte le misure: dal cuneo all’Irpef, canone Rai e pensioni

La manovra finanziaria 2025, presentata dal Governo italiano, include una serie di misure economiche e fiscali che mirano a sostenere famiglie, lavoratori e imprese, in un contesto di crescita incerta e inflazione elevata. Le principali novità riguardano il taglio del cuneo fiscale, la riforma dell’Irpef, le modifiche al canone Rai, interventi sulle pensioni e vari bonus dedicati a specifici settori e fasce di popolazione. Vediamo nel dettaglio i punti salienti della manovra.

Taglio del cuneo fiscale

Il governo punta a ridurre il cuneo fiscale per favorire l’occupazione e aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori. La manovra conferma il taglio temporaneo già introdotto nel 2024, con l’obiettivo di stabilizzarlo e potenziarlo. Il cuneo fiscale rappresenta la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dalle imprese e lo stipendio netto percepito dai lavoratori. La riduzione riguarderà principalmente i redditi medio-bassi e sarà finalizzata a incrementare il salario netto, senza gravare ulteriormente sulle imprese.

Il taglio previsto per il 2025 sarà del 6% per i redditi fino a 35.000 euro lordi e del 7% per i redditi fino a 25.000 euro. Questo intervento rappresenta una misura chiave per sostenere i consumi interni e combattere l’inflazione, che ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie italiane negli ultimi mesi.

Riforma dell’Irpef

Uno degli interventi più attesi riguarda la riforma dell’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. La manovra prevede una semplificazione delle aliquote, passando da quattro a tre scaglioni. Questa misura mira a ridurre la pressione fiscale sui contribuenti e a rendere il sistema più equo e trasparente.

Le nuove aliquote previste sono:

  • 23% per i redditi fino a 28.000 euro,
  • 35% per i redditi tra 28.001 e 50.000 euro,
  • 43% per i redditi oltre i 50.000 euro.

La riforma viene resa definitiva, quindi sarà così anche per i prossimi anni. Il ministro Giorgetti ha dichiarato che se si trovassero risorse aggiuntive la seconda aliquota potrebbe scendere al 33%, in modo da agevolare i ceti medi, riducendo il carico fiscale per una fascia ampia della popolazione, pur mantenendo una progressività del sistema. In realtà, bisogna precisare che dalla riforma del 2024, che ha abbassato l’aliquota sui redditi da 15mila a 28mila euro dal 25% al 23%, chi ci ha guadagnato di più sono stati proprio i redditi medio alti, cioè quelli sopra i 28mila euro in quanto hanno preso tutta la riduzione del 2% sull’intero importo che va dai 15mila ai 28mila euro.

Canone Rai

Per quanto riguarda il Canone Rai viene mantenuto l’abbassamento dell’importo a 70 euro deciso l’anno scorso, nulla cambia dunque.

Pensioni

Per quanto riguarda il capitolo pensioni, la manovra prevede diverse misure per garantire maggiore flessibilità in uscita e sostenere le categorie più deboli. Una delle principali novità è la proroga di Quota 103, che consente l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per chi ha almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Questa misura dovrebbe continuare a dare respiro a coloro che, pur non avendo raggiunto l’età pensionabile, hanno maturato un lungo periodo di contributi.

Viene inoltre prevista la rivalutazione delle pensioni al tasso inflazionistico, senza tagli per alcuno. Ma si tratta di percentuali sotto l’1% visto che l’inflazione in Italia viene mantenuta bassa, nonostante gli aumenti sui beni di prima necessità che pesano su stipendi e pensioni bassi.

Bonus

Nel quadro della manovra trovano spazio anche vari bonus dedicati a specifiche categorie di cittadini. Tra i più significativi troviamo:

  • Bonus assunzioni giovani: contributi per le aziende che assumono giovani sotto i 30 anni, per incentivare l’occupazione giovanile.
  • Bonus nido: confermato anche per il 2025 il bonus per il pagamento delle rette degli asili nido, che varierà in base al reddito familiare.
  • Bonus edilizi: tra cui la proroga del Superbonus per la riqualificazione energetica degli edifici, anche se con una percentuale di detrazione ridotta rispetto agli anni precedenti.

Conclusioni

La manovra economica 2025 appare ambiziosa e complessa, con misure che cercano di equilibrare il sostegno a lavoratori, pensionati e famiglie con l’obiettivo di mantenere i conti pubblici sotto controllo. Molte delle misure sono orientate a rispondere a sfide immediate, come l’aumento dei prezzi e la stagnazione economica, ma restano alcune incognite riguardo la copertura finanziaria di tali interventi.

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