Le Grotte di Chiafura a Scicli: un viaggio nel tempo

Le Grotte di Chiafura, situate a Scicli, in Sicilia, rappresentano uno dei quartieri rupestri più affascinanti e antichi della regione. Questo insediamento, scavato nella roccia del Colle di San Matteo, offre una finestra unica sulla vita e le tradizioni delle popolazioni locali attraverso i secoli.

Origini e storia

Le grotte di Chiafura risalgono al periodo bizantino, intorno al V secolo, quando furono inizialmente utilizzate come necropoli. Con l’arrivo dei Normanni nel 1091, queste grotte divennero abitazioni per molte famiglie, segnando l’inizio di un fenomeno di trogloditismo che durò per secoli. Nel Settecento, il quartiere contava circa 2000 abitanti, un quinto della popolazione di Scicli.

Vita quotidiana nelle Grotte

Le abitazioni scavate nella roccia calcarea erano semplici ma funzionali. Le dimensioni variavano tra i 20 e i 50 metri quadrati, con un’altezza media di circa due metri. L’arredamento era essenziale: letti di paglia, un tavolo, qualche sedia e un baule. Spesso, gli abitanti condividevano lo spazio con animali da lavoro come asini o muli, separati solo da tende o pareti di legno improvvisate.

Davanti all’ingresso delle grotte si trovavano piccoli orti o stradine, chiamate “raffo”, utilizzate per coltivare ortaggi o per il passaggio. La struttura del colle permetteva di creare livelli sovrapposti, noti come “lenze”, che formavano una sorta di montagna umana, impressionando scrittori e viaggiatori come Pier Paolo Pasolini.

La questione Chiafura

Fino alla metà del XX secolo, Chiafura fu abitata da famiglie che vivevano in condizioni di estrema povertà. Negli anni ’50, la situazione divenne insostenibile, portando a un intenso dibattito pubblico e politico noto come la “questione Chiafura”. La promiscuità tra uomini e animali, la mancanza di servizi igienici e le frequenti alluvioni portarono all’attenzione nazionale la necessità di trovare soluzioni abitative più dignitose.

Un patrimonio da scoprire

Oggi, le Grotte di Chiafura fanno parte del Parco Archeologico di Scicli, offrendo ai visitatori la possibilità di esplorare questi luoghi affascinanti e di riscoprire le tradizioni locali. Tra i luoghi più suggestivi vi è “A’ Rutta ri Ron Carmelu”, una grotta allestita esattamente come un tempo, che funge da museo rupestre.

Visitare le Grotte di Chiafura significa fare un viaggio nel tempo, immergendosi in una storia millenaria che continua a vivere attraverso le testimonianze e i ritrovamenti archeologici. Un’esperienza unica per conoscere meglio la storia di Scicli e della Sicilia.

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