Facebook e Instagram a pagamento: cosa cambia per gli utenti?

Dal 6 novembre 2023, Meta, la nuova società che controlla Facebook e Instagram, ha introdotto una nuova modalità di accesso ai suoi servizi: il pagamento di un abbonamento mensile. Questa decisione ha suscitato molte polemiche e domande tra gli utenti, che si sono visti recapitare un messaggio che li invitava a scegliere tra due opzioni: pagare o rinunciare.

Il messaggio arrivato agli utenti

Il messaggio, che è apparso sia su Facebook che su Instagram, recita: “Per continuare a usare Facebook e Instagram, devi accettare le nuove condizioni di servizio e di pagamento. Puoi scegliere tra due piani: Basic o Premium. Il piano Basic costa 4,99 euro al mese e ti permette di accedere alle funzioni essenziali di Facebook e Instagram, come la messaggistica, la condivisione di foto e video, e la visualizzazione dei contenuti dei tuoi amici e delle pagine che segui. Il piano Premium costa 9,99 euro al mese e ti offre tutti i vantaggi del piano Basic, più la possibilità di creare e partecipare a gruppi, eventi, sondaggi, dirette, storie, reels, e altre funzioni esclusive. Se non scegli nessun piano entro il 30 novembre 2023, il tuo account sarà disattivato e i tuoi dati saranno cancellati”

Cosa cambia per gli utenti

Cosa cambia per gli utenti che decidono di pagare o di non pagare? Quali sono le motivazioni di Meta dietro questa scelta? Quali sono le possibili conseguenze legali, economiche e sociali di questa novità?

Per gli utenti che decidono di pagare, cambia poco o niente, a parte il fatto di dover sborsare una somma mensile per continuare a usare i servizi che prima erano gratuiti. Per gli utenti che decidono di non pagare, cambia tutto: perdono l’accesso a due delle piattaforme social più popolari e diffuse al mondo, con tutto ciò che comporta in termini di comunicazione, informazione, intrattenimento, relazioni, lavoro, e così via. Inoltre, perdono anche tutti i dati, le foto, i video, i messaggi, i ricordi, che avevano accumulato negli anni sui loro profili.

Le motivazioni di Meta dietro questa scelta sono principalmente di natura economica e strategica. Da un lato, Meta vuole aumentare i suoi ricavi, che sono stati in calo negli ultimi anni a causa della diminuzione della pubblicità e della concorrenza di altri servizi, come TikTok, Snapchat, YouTube, e altri. Dall’altro, Meta vuole creare una maggiore fedeltà e dipendenza dei suoi utenti, che sarebbero meno propensi a migrare verso altre piattaforme se dovessero pagare per usare Facebook e Instagram. Inoltre, Meta vuole anche sfruttare il potenziale del metaverso, ovvero la realtà virtuale condivisa, che è il suo nuovo obiettivo di sviluppo, e che richiede maggiori investimenti e risorse.

Ci saranno delle azioni legali da parte degli utenti?

Le possibili conseguenze legali, economiche e sociali di questa novità sono molteplici e difficili da prevedere. Sul piano legale, Meta potrebbe affrontare delle cause da parte degli utenti, delle associazioni dei consumatori, delle autorità di regolamentazione, e dei governi, che potrebbero contestare la liceità, la trasparenza, la proporzionalità, e l’impatto di questa decisione. Sul piano economico, Meta potrebbe guadagnare o perdere dei clienti, a seconda di quanti utenti saranno disposti a pagare o meno, e di come reagiranno i suoi concorrenti, che potrebbero approfittare della situazione per attrarre gli utenti scontenti. Sul piano sociale, Meta potrebbe influenzare la vita di milioni di persone, che potrebbero cambiare le loro abitudini, le loro preferenze, le loro opinioni, le loro relazioni, a seconda di come useranno o meno Facebook e Instagram.

Insomma, il messaggio che sta arrivando a tutti gli utenti di Facebook e Instagram è un messaggio che cambia tutto, e che pone delle sfide e delle opportunità per tutti gli attori coinvolti. Come reagiranno gli utenti? Come si evolveranno i servizi? Come si regolerà il mercato? Come si tuteleranno i diritti? Sono domande che richiedono delle risposte, e che determineranno il futuro dei social media e della società.

Meta comunque ha precisato che gli utenti che decideranno di non pagare il canone previsto continueranno ad utilizzare i due social ma dovranno accettare tutti i cookies e la pubblicità proposta da Meta, insomma rinunciare alla propria privacy sul loro modo di usare i social in questione.

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